Il motore a testa calda nasce nel fine '800 dalla ditta svedese Bolinder Munktell,. L'avviamento avviene tramite l' accensione (con un fuoco dall'esterno) di una "coppa simile alla coppa di champagne"che diventa incandescente a circa 700-800 °C, dopo di ché si procede azionando il volano presente sull'albero motore,inoltre bisogna dire che esistono motori testa calda a due e a 4 tempi ed hanno un ciclo di combustione definito semidiesel: Nel testa calda l'accensione della miscela aria - combustibile si ottiene per l'azione combinata di tre fattori: pressione volumetrica (da 5 a 8 Kg/cm2), temperatura della camera di scoppio e iniezione del combustibile finemente polverizzato che avviene con un anticipo molto forte (120,140 e talvolta anche 180 gradi). .
Lo scoppio avviene mediante una camera interna definita cilindro dove il pistone corre internamente tramite una biella. questi motori essendo quasi esclusivamente monocilindrici avevano cilindrate notevoli, infatti alcuni motori superavano facilmente i 10000 cc.
Gli strumenti di accensione erano nel primi tempi le "lampade a petrolio" che successivamente e stato sostituito con l' alcool e benzina. Mentre oggi nelle dimostrazioni si utilizzano le bombole del gas con degli appositi"Cannelli".
L' avviamento come ho introdotto prima, si ottiene a temperatura elevata, si scopre mediante una valvola di sfogo che se fuma bianco si è pronti a far muovere il volano... mi raccomando la valvola chiudetela... e dateci un colpo " Secco" che vi da soddisfazione una passione che non ha prezzo, i testa calda in Italia hanno ancora il loro fascino, richiamano attenzione da parte di esperti... e sono stati in produzione fino al 1962 circa in migliaia di perri di diverse marche e modelli il più prodotto in Italia risulta il Landini L25 in 6500 pezzi.
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Particolare motore "testacalda" con motore orizzontale che comprime la misclea di aria e gasolio nella "testata" |
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particolari della lampada "svedese" per l' avviamento dei testa calda |
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Landini 40 " a vasca" 1932-35 |
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SuperLandini un colosso dell' agricoltura italiana con la potenza maggiore dell' epoca 50 cv e la cilindrata di 12300 |
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Bubba Ut2 del 1930 circa con 30 cv |
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Orsi Argo del 1955 circa con 60 cv e 12000 cc questo in foto è uno degli ultimi esemplari prodotti con motorino d' avviamento cambio a 6 marce |
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Orsi Anteo 1953-1960 tutt'ora ci sono circa 20 esemplari rimasti con potenza di 60 cv e peso 5900 kg |